I parkinsonismi atipici sono caratterizzati dalla associazione dei classici sintomi della malattia di Parkinson con altri segni neurologici. Si caratterizzano per una evoluzione clinica più rapida rispetto alla malattia di Parkinson, con una prognosi funzionale quindi più invalidante, e per una scarsa risposta ai farmaci che sono invece estremamente utili nei pazienti con malattia di Parkinson. Talvolta può essere difficile distinguere queste malattie dalla malattia di Parkinson, soprattutto nelle fasi iniziali. Le tre forme principali sono rappresentate dall’atrofia multisistemica, dalla paralisi sopranucleare progressiva e dalla degenerazione corticobasale. La Paralisi Sopranucleare Progressiva è una condizione clinica caratterizzata da rallentamento motorio, disturbi precoci dell’equilibrio ed instabilità posturale con tendenza alle cadute già durante il primo anno di malattia, e disturbi dei movimenti oculari (nella maggior parte dei casi i pazienti hanno difficoltà a guardare verso il basso). La Atrofia Multisistemica è caratterizzata clinicamente dalla combinazione di segni parkinsoniani ed alterazioni del sistema nervoso vegetativo (ipotensione ortostatica, sincopi, incontinenza urinaria, impotenza nei maschi), e talvolta anche alterazioni delle funzioni cerebellari (andatura atassica, difficoltà nella articolazione della parola, scarsa coordinazione dei movimenti). La Degenerazione Corticobasale è una malattia molto rara la cui diagnosi è spesso difficile anche per medici esperti di queste malattie. I pazienti con questa malattia hanno spesso una combinazione di bradicinesia, rigidità, instabilità posturale, tremore dell’arto superiore che compare non a riposo ma durante l’esecuzione di atti volontari, fenomeno dell’arto alieno (ossia non riuscire a controllare volontariamente il movimento di un arto).